Il palazzo Zecca subì molte manomissioni nei secoli. All’interno individuiamo due archi grandi a sesto acuto di tufo conchigliare e un terzo con le stesse dimensioni che porta al cortile interno. Una lapide fu murata al centenario della nascita del pittore Mariano Rossi che nacque proprio in questa casa. Sulla facciata esterna, sotto lo stemma lapideo della città, un’iscrizione del 1770 ricorda che l’edificio fu sede della zecca di Sciacca. Una lettera di Federico II d’Aragona (19 gennaio 1311) e un’altra di Federico III d’Aragona (1375) testimoniano che a Sciacca si produceva moneta al tempo dei Peralta. Questo palazzo rappresenta uno dei tanti edifici autorizzati su tutta la penisola per la produzione di denaro.