Il porto di Licata, anche ai tempi dei greci, era stato utilizzato per scopi commerciali così come nel XVI secolo con i traffici di prodotti agricoli e successivamente nel XIX con lo smercio di zolfo diretto in Francia e Gran Bretagna acquistando rilevanza in seguito alle guerre napoleoniche. Venne, sotto il governo borbonico, aumentata la sua efficienza e venne creata una linea ferroviaria che potesse collegare le raffinerie di zolfo al porto. Agli inizi del ‘900 si collegò anche con le ferrovie di Naro e Palma di Montechiaro ma dopo la drastica diminuzione della richiesta di zolfo, il traffico portuale si soffermò soprattutto sull’attività peschereccia.